Sabato, 4. May 2024 - 12:23

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A Bologna caos cremazioni. Ugo Borghi: "è mancato il rispetto verso i defunti"

Il Presidente di EFI spiega la situazione e come sarebbe opportuno intervenire

Una situazione definita 'indecorosa' nella gestione delle salme dei defunti e dei resti mortali in attesa di essere cremati, con possibili violazioni anche di norme igienico-sanitarie e di polizia mortuaria. E' quanto viene ipotizzato in diverse denunce presentate ai carabinieri da altrettante imprese di pompe funebri bolognesi, riguardo l'attività del polo crematorio cittadino, che ha sede al cimitero di Borgo Panigale.
A questo ha fatto seguito un’approfondita inchiesta di E’ TV dopo la denuncia anche di familiari di persone defunte in attesa di essere cremate. Un successivo sopralluogo dei militari ha permesso di scoprire diverse decine di feretri accatastati ovunque, in modo poco decoroso, dentro depositi o all’aperto.

Sulla vicenda è intervenuto Ugo Borghi, Presidente di EFI (Efi- Eccellenza funeraria italia) e titolare di Borghi Onoranze Funebri, presente a Loiano, Monterenzio e Bologna: “sono mesi che denunciamo un  sistema in grande affanno che si è aggravato nel momento in cui all’impianto sono aumentati gli accessi anche da altre regioni. Siamo arrivati all’assurdo che per le richieste d’urgenza, alcune Imprese hanno dovuto portare le salme nei crematori di Molinella, Rimini, Cesena o Modena”
Nell' intervista ad E’ TV descrive bene la situazione: “non è possibile vedere in una città come Bologna, resti mortali lasciati in  un deposito aperto, senza custodia e lontani da una pietas dei propri cari. Il tutto non dovuto a problemi tecnici, ma dall’ arrivo di numerosi feretri da altre regioni. Una situazione che ha creato imbarazzo anche nelle Onoranze Funebri e soprattutto è venuto meno il rispetto per i defunti ed i loro famigliari”

La BSC (Bologna Servizi Cimiteriali), società che gestisce anche le cremazioni si difende: “nessuna violazione, dal punto di vista normativo siamo in regola, poi può piacere o meno come vengono custoditi i resti, ma questo è un problema nazionale”

A queste dichiarazioni è arrivata la replica di Borghi:”le risposte di Bsc sono solo alibi.  Abbiamo inoltrato richieste di chiarimenti a Palazzo d’Accursio e alla Regione ER dopo il completo stato di abbandono del polo crematorio e del cimitero della Certosa.  Quanto hanno dichiarato risuona come un operazione ‘imbiancatura dei sepolcri  con successiva sistemazione delle ceneri nascoste sotto  il tappeto’. Serve rispetto  per i defunti; a Bologna non deve succedere una situazione così squallida che oltre a essere oltraggiosa, crea imbarazzo alle Imprese Funebri. Imprese  che con cura e dedizione si occupano dei defunti e che una volta lascito il feretro in attesa di cremazione, lo consegnano a chi lo posteggia incustodito alle intemperie, fuori dal deposito di custodia”

 

data pubblicazione: 
Mercoledì, 28. February 2024 - 6:40

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