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Sentiero CAI 941, la Consigliera Monari: “abbiamo diritto alla riservatezza”

"Non esiste nessun diritto di passaggio sulla proprietà privata e vi sono itinerari alternativi"

Riceviamo e pubblichiamo

Non è questione di sentiero

Non è questione di sentiero, sia chiaro. Non esiste nessun diritto di passaggio sulla proprietà privata e vi sono itinerari alternativi, che consentono a chicchessia di passeggiare e nel contempo ai fondisti di vivere in pace senza avere l’impressione di essere osservati financo in bagno. Non avremmo alcun problema a far transitare davanti a casa, ancorchè il fondo sia recintato e il passaggio obbligatoriamente passi rasente casa.

Ma diventa un’altra storia se si viene in macchina e si parcheggia dove dovrebbe parcheggiare mio marito e gli altri proprietari; se si portano i cani e li si lasciano liberi di spaventare i miei genitori e i nostri gatti e a donarci il loro prodotto biologico sulla soglia; se ci si siede nella nostra veranda, al nostro tavolo, sulle nostre panche come se si fosse a casa propria e non un ospite di solo passaggio; se si interloquisce maleducatamente, vantando diritti inesistenti, adducendo pretese non confacenti, assumendo atteggiamenti prepotenti, parlando a voce alta a qualunque orario e transitando senza mascherina, et cetera: ciò non è tollerabile e infatti non lo tolleriamo. Se venite a casa nostra noi vi accogliamo ma il cappello, scusate, lo togliete. E ciò, semplicemente perché perfino noi meritiamo rispetto del diritto a riposo, del diritto alla riservatezza, di ogni altro diritto ma -soprattutto- del rispetto tout court.

E qui iniziamo a venire al vero problema, poiché non intendo essere insultata, calunniata, diffamata impunemente né vedere coinvolta la mia famiglia.

Dimostrato dunque in fatto che le prevaricazioni noi le abbiamo subite e non le abbiamo fatte, vi comprovo anche in diritto dov’è la ragione: senza annoiarvi tanto, evidenzio che, se anche esistesse un diritto di passaggio coattivo (e non vi è), esso troverebbe in astratto vari limiti nei contrapposti diritti altrui: mantenendoci solo al codice civile, “sono esenti da questa servitù le case, i cortili, i giardini e le aie ad esse attinenti”.

Ora, ritengo così, in due parole, di avere sgombrato il campo anche dalle facili affermazioni general generiche e sempre strumentali alle quali ci ha abituato Permalink, il quale si permette di insultare e di usare quelle frasi da bar senza essersi preso la briga di avere approfondito quali regole si applichino al ns caso e di muoversi sempre strumentalmente. La frase “per egoismo e per totale disinteresse dei beni comuni, della legge, del diritto” è tipica degli arruffapopolo.

Avrei in effetti lasciato perdere, trattandosi di questione di per sé tutto sommato bagatellare, come faccio sempre in nome del quieto vivere.

Ma se si lascia tutto lo spazio, gli altri se lo prendono. Arbitrariamente.

Dunque, contrariamente al mio costume, intendo puntualizzare ogni aspetto della vicenda, poiché non è solo questione di sentiero. Non più. Trattasi di dignità personale e familiare, dato che la prima cosa che si nota nell’impostazione del consigliere Zappaterra e di chi l’ha sposata acriticamente è che si parli e sparli solo di me e non di chi anch’esso è proprietario del fondo, cioè anche mio marito e mia figlia.

D.Z. si è focalizzato su di me perché sono consigliera comunale. Non solo è opportuno, quindi, che risponda, è doveroso. Perché la mia veste pubblica non attiene per nulla all’uso che faccio della mia casa. E quindi è di intuitiva evidenza come le affermazioni del Nostro siano strumentali. Lui sì che si è mosso da consigliere comunale, tentando di portare acqua al suo mulino ed usando Loianoweb, mezzo di comunicazione da lui usato abusato e controllato come controlla il suo drone.

Giustifichi allora quali sarebbero “le dure proteste della Consigliera Monari che non vuole passaggio di turisti e camminatori davanti a casa”. 

Precisi quali sono questi “casi anche recenti” e chi siano le “diverse persone” che “raccontano sia  stato proprio negato il permesso di passaggio o che sia avvenuto solo dopo molte proteste da parte della stessa Consigliera.”

Perché che “l’Opposizione”  (ma davvero va maiuscolo?) abbia “sottolineato che in un periodo in cui si dice di voler  sviluppare e rilanciare il turismo locale, questo sia un pessimo segnale che arriva -fra l’altro- da una rappresentante del Comune” potrà anche essere considerata solo una frase appena un po’ stupidina, perché la sottoscritta Monari certo non sta ostacolando il rilancio del turismo. Ma, assieme alle altre, è frase rilevante perché offende gratuitamente la reputazione altrui. E l'offesa è tanto più grave perché attribuisce e accusa di fatti determinati. E non solo quanto dice il buon Zappaterra è falso, tendenzioso e forviante: soprattutto, non riguarda nulla il mio ruolo in Comune. Questo è il punto.

L’esercizio del diritto di critica politica nel caso in cui un consigliere di minoranza diffonda notizie di tal fatta, porta alla necessità di verificarle e di accertare che la sua presa di posizione non trasmodi in un attacco personale portato direttamente alla mia sfera privata, sconfinando nella lesione della mia reputazione.

E se pare che ormai il consiglio comunale sia zona franca per l’ingiuria politico-amministrativa, le esternazioni per dire così “sopra le righe” svolte fuori di esso e per supposti eventi estranei alle funzioni esercitate, diventano personali, con ciò che ne consegue, ahilui, per l’esternatore. 

Se poi costui è conscio di riportare cose non veritiere, peggio pure: giuridicamente la classificazione delle dichiarazioni mi dicono che sia ancora più pesante.

Può farsi politica in questo modo? Valuti il lettore. Una cosa è certa: il diritto di critica del consigliere esternatore è legittimo se esercitato pacatamente e nelle opportuni sedi. 

Valuti anche, il lettore, se non sia prevaricante presentarsi il 2 giugno, giorno di festa, nella nostra proprietà, “senza mascherina”, senza mantenere le dovute distanze, facendo un interrogatorio su una presunta lettera o telefonata ricevuta da un cittadino di cui non ha voluto fare il nome, che lamentava non meglio precisati comportamenti alterati al passaggio su nostra proprietà.

Il tutto condito con fare prevaricatorio e inquisitorio. Posso provare tutto ciò che affermo.

Il Robin Hood di se stesso ha anche fotografato senza alcun consenso e dette fotografie sono state inviate all’amministrazione Comunale, ai vigili urbani e pubblicata anche sul grazioso post che sto confutando.

Chiarito che la nostra proprietà non è “di fatto interdetta” bensì lo è “di diritto”, temo il peggio; e cioè che un certo modo di fare politica sia utile solo ad istigare il linciaggio morale e a dare la stura non solo alla facile ironia ma anche a qualcosa di peggio. Frasi come “sarebbe ora di finirla di permettere a privantuncoli egoisti di danneggiare la comunità con i propri capricci” non solo provano e confermano la natura di chi le dice, ma aizzano. Come fa il bambinetto, “maschio Alfa” già all’asilo, che crea il gruppo per isolare il compagno non allineato o che ha un difetto.

Mi auguro che non vi siano difficoltà alla pubblicazione della presente risposta.

Raffaella Monari

data pubblicazione: 
Sabato, 4. July 2020 - 13:51

Commenti

L’unica risposta possibile ad una lettera del genere è riderci su e dargli l’attenzione che merita (quindi nessuna). Una sola considerazione: perché queste ‘acute’ osservazioni non le ha esposte nella ‘sede opportuna’ (come dice lei), cioè nell’ultimo Consiglio Comunale? Poteva farlo ma ha preferito fare scena muta nascondendosi dietro ad altri. Tutti leoni davanti ad un pc. Buona domenica

Credo che il rispetto e la sicurezza degli abitanti delle case debbano avere la precedenza su tutto, anche su presunti diritti di passaggio.
Non credo che il Consiglio Comunale debba occuparsi di fatti legati alla vita privata dei cittadini, siano essi incaricati di pubblico servizio o no, che la Signora Monari e la sua famiglia dovranno risolversi in altra sede, e non dovrebbe secondo me nemmeno occuparsi di attacchi personali ad altri consiglieri su fatti strettamente PRIVATI (è diverso il caso in cui il ruolo politico venga usato impropriamente). Qualcuno forse sta travisando il suo ruolo? Non è ora che la politica TUTTA ricominci ad occuparsi del bene pubblico e non si usi per screditare chi non la pensa allo stesso modo? Personalmente ne ho piene le tasche di vedere certi atteggiamenti denigratori, vorrei una politica costruttiva e collaborativa per risolvere i REALI problemi del Paese ad ogni livello, invece vedo sempre più gente che crede di poter usare il suo ruolo per attaccare altri. BASTA.

Questo è il classico caso in cui un soggetto privato che ricopre anche un ruolo istituzionale, ha la pretesa di imporre un suo interesse personale a discapito di uno collettivo. I consigli comunali servono anche a questo: mettere in luce e chiarire il classico ‘conflitto d’interesse’.

Quindi quando una consigliera che è anche commerciante firma una lettera contro una decisione della giunta andando palesemente contro l'interesse collettivo si appoggia la causa, quando invece una consigliera chiede rispetto e sicurezza in casa propria entra in gioco il conflitto di interesse? Personalmente chiederei le dimissioni della commerciante-consigliera più che di chi chiede di poter essere rispettato in casa propria. E vorrei vedere lei con della merda del cane degli altri davanti all'uscio e gente seduta nella propria veranda o ai propri tavoli che pensano di fare un pic nic, se sarebbe ancora così convinto della cagata che ha scritto.

Sono certo che riesce ad esprimere le sue imperdibili considerazioni anche senza scrivere parolacce od offese. Ci conto. 

Mi scuso per la parolaccia ma non per i toni accesi visto che anche lei si permette di offendermi definendo le mie cosiderazioni "imperdibili" e il sig. Zappaterra che si è permesso di dire che la lettera della consigliera era ridicola quella non è un'offesa??????????

Iussef ma di quale sicurezza parliamo? Se le abitasse in una qualsiasi via del mondo ci sarebbe forse qualcuno che impedisce ai maleducati di tenere i cani liberi o di fare i loro bisogni davanti alla porta di un Condominio? Per quale benedetta ragione la signora Monari che abita su una strada/sentiero che esisteva prima della sua nascita dovrebbe poterla chiudere in virtù di una ii provata necessità di sicurezza o di privacy? Ha forse più diritto di un qualunque altro cittadino? Non c'è nessuna motivazione valida per chiudere il passaggio e se la signora e la sua famiglia si sentono insicure o alla mercé dei maleducati che trovino una soluzione alternativa priva di queste problematiche.

Non conosco il pensiero del Sig. Iusef, ma Sig. Bovaz Le confermo che chi abita in condominio (come la sottoscritta) se trova davanti al proprio portone escrementi di animali o animali lasciati liberi che possano arrecare danno o anche solo spaventare i residenti può richiedere l'intervento dell'amministratore (se il fatto si verifica all'interno del condominio) o della Polizia Municipale se si tratta di strada pubblica, e le multe per chi non raccoglie le deiezioni dei propri animali o li lascia liberi arrecando disturbo o danno agli altri esistono e nel mio paese sono anche applicate. Un ragionamento come il Suo, che in linea di principio potrebbe essere corretto, suona però come giustificativo per i (spero pochi) maleducati che non hanno rispetto degli altri. Se passassi con il miei figli o con un cane accanto ad una casa mi accerterei di arrecare il minor disagio possibile, non pretenderei certo di sedermi in veranda o lasciare il cane libero di fare i propri bisogni negli spazi adiacenti alle case. Il diritto (reale o presunto) non è mai una giustificazione per essere maleducati ed il rispetto credo sia dovuto a prescindere.

Ale nessuna giustificazione ai maleducati contro i quali è giusto prendere gli adeguati provvedimenti ma nessuna giustificazione nemmeno alle richieste o pretese della signora Monari anche se dovesse avere un qualche diritto. Quelle che adduce sono scusanti

L'interesse collettivo sarebbe quello di poter usurpare la proprietà privata altrui con gli atti di maleducazione descritti? Nessuno vorrebbe tali mancanze di rispetto in casa sua. Mi auguro che la Signora Monari e la sua famiglia riescano presto ad ottenere (come privati cittadini) una variazione del percorso indicato dal CAI in modo da poter stare sereni a casa propria.

Circa la risposta del Robin Hood di se stesso, notiamo che: 1.- evita di entrare nel merito delle mie considerazioni; 2.- prosegue imperterrito nella sua indefessa attività di derisione e tentativo di linciaggio morale.

Deduciamo che: a.- non ha argomenti per replicare sul tema; b.- il suo modo di procedere è intimamente legato al suo modo di essere, che è ben diverso da quanto vuole apparire.

Mi limito a rispondere che, se non mi sono difesa in consiglio comunale, non è una buona ragione per attaccarmi in altre sedi, improprie. Ero spaventata e sorpresa, perchè ho accettato di svolgere un servizio pubblico per aiutare per quel che posso, in uno spirito di comunità e in buona fede. E' lontanissimo dalla mia natura attaccare gli altri, avere riserve mentali, architettare sotterfugi ed ancor più è estraneo da me offendere o diffamare. Sono una ingenua,​ lo so e me ne vanto. Però questa faccenda mi ha dato una scossa e per questo devo in effetti ringraziare DZ e anche Bovaz, che mi hanno aperto gli occhi su questo rozzo mondo che io vedevo levigato.

Intendo pertanto dare un segno, a chi scambia la bonomia per debolezza, che stavolta non mi fermo e che affronterò ogni aspetto della vicenda in sedi diverse dal banale e forviante chiacchiericcio locale.

Il quadro esposto non mi sembra molto edificante. Se veritiera, la descrizione fatta dalla Consigliera, fa apparire quelli che fanno trekking come un brano di farabutti assatanati. Se capisco bene, l’unico loro scopo è rovinare la vita a lei e alla sua famiglia. Fa bene la Consigliera o qualsiasi cosa essa sia, a dare l’allarme è giusto che i cittadini onesti (Se ce ne sono) si premuniscano, specialmente ora che sono in saldo pistole, fucili e perché no bombe a mano. Franco Bolognesi.
P.S. Dicevano i Navajo: il cielo, la terra e l mare sono di Dio.

Per quanto a mia conoscenza lì passa una strada da oltre 50 anni e un sentiero mappato REER e non si tratta né di un cortile né di un' aia né tanto meno di una casa e quindi c'è probabilmente un diritto di passaggio. Aggiungo che i sentieri per il codice della Strada sono equiparati alle strade e credo che di conseguenza ne abbiano anche i diritti.
Che la signora in questione e suo marito si attrezzino per combattere i maleducati e chi abusa della loro proprietà senza per questo chiudere il passaggio. Il rispetto e l'educazione sono questioni personali e privati mentre i passaggi e i sentieri sono una questione pubblica ma forse la consigliera e il marito non capiscono la differenza. Ritengo scorretto acquistare una abitazione su una strada/sentiero e poi stupirsi se la gente passa e pretendere una privacy impossibile. Forse si tratta più di incauto acquisto piuttosto che di diritto.
Invito il Sindaco e la giunta a rispettare il loro ruolo che è quello di difendere il bene pubblico e a non fermarsi al giudizio del solo ufficio tecnico. Toccherebbe proprio al primo cittadino il compito di difendere i diritti di tutti e quindi di fare tutto il possibile compresa la richiesta di usucapione o usufrutto o esproprio e qualunque altra via percorribile per impedire la chiusura ma anche la deviazione del sentiero.

Ho verificato tramite il sito dell'unione che il sentiero in realtà è una strada, esattamente via Sabbioni, che porta fino a Ronco biancano e che quindi prevede sicuramente che chi va in quella abitazione abbia il sacrosanto diritto di passare. Mi chiedo come mai l'ufficio tecnico non abbia dato questo tipo di risposta affermando che la strada è privata ma che chi va a Ronco Biancano ha il diritto di passaggio. A questo punto il problema è risolto dato che è sufficiente che chi passa davanti alla casa della consigliera e viene fermato dica che sta andando a Ronco Biancano. In questo modo sapremo se i signori Panzacchi hanno o meno il diritto di impedire il passaggio.
Io credo che non possano fermare nessuno e appena avrò la possibilità andrò a verificare personalmente questa mia ipotesi.

La mia ipotesi, riguardo l’Ufficio Tecnico, ma è solo un’ipotesi, è legata ad un’altra domanda. Come mai la signora in oggetto, che tra l’altro mai vista ne conosciuta, si è spesa (Tempo e fatica) fino al punto di farsi eleggere “Consigliera”? Semplicemente per un gesto di amore verso i deboli.

Se ho capito bene (ma potrei sbagliarmi) la questione in realtà è annosa e non è certo una novità di questi ultimi tempi. Mi chiedo allora come mai Loianoweb abbia tirato fuori il problema solo ora che la Signora è diventata consigliera.... Sembra più un pretesto per un attacco alla maggioranza che non una vera e propria lotta contro le 'ingiustizie'. Non mi sento di prendere posizione in materia non conoscendo la geografia e le leggi che regolamentano la situazione.

Certo, qualcosa si sapeva ma che io ricordi non si era mai arrivati a questi livelli. Il ruolo che ricopre la signora Monari ed il fatto che il sindaco stia pensando ad una strada alternativa, aggravano una situzione già spiacevole e allo stesso tempo creano un pericoloso precedente.

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