Mercoledì, 17. April 2024 - 1:58

Story

Sul Piano cave l'Amministrazione disponibile a valutare motivi validi per l'annullamento o la revisione della Delibera

Qualche punto di dialogo fra Associazioni ed Amministrazione loianese

Il giorno dopo l'incontro fra l'Amministrazione loianese ed i Comitati di cittadini, esce un comunicato che lascia intravedere qualche possibilità di dialogo fra le parti sulla questione del Piano Cave (PAE).  Infatti fino ad oggi la posizione di Sindaco ed Assesssore all'Ambiente è sempre stata ferma su un'impossibilità di ripensamento o di apertura ad un tavolo di trattative con chi si oppone a questo nuovo progetto.

L'Amministrazione oggi pone qualche spiraglio in caso di validi motivi che possano portare ad un ripensamento. Nel contempo ribadisce di essere stati costretti ad approvare detto Piano perche conseguenza di scelte dell'Amministrazione Maestrami (di cui peraltro l'attuale Sindaco faceva parte).

 

"Ieri pomeriggio, 31.3.2015, i rappresentanti delle associazioni  Ass. Nazionale Esposti Amianto e Circolo "Chico" Mendes, il Comitato cittadini Salviamo gli Alberi di Cà dei Boschi no cave, il CAST - Comitato Appennino Salute e Territorio, la Fondazione Giardini del Casoncello  e Legambiente Circolo SettaSamoggiaReno hanno incontrato il Sindaco di Loiano e l'Assessore all'Ambiente Rocca in merito al Piano Cave, coadiuvati dal tecnico preposto.

Scopo di questo incontro era capire se il Comune è disponibile ad aprire un tavolo di discussione per verificare la possibilità di rivedere la delibera contestata.

 

Le associazioni hanno sottolineato come né la delibera del 2012 della Giunta Maestrami né quella di Consiglio dell’attuale Amministrazione del dicembre 2014  siano state precedute da un'adeguata informazione e partecipazione dei cittadini, come invece previsto dalla Legge Regionale nr. 3 del 9/2/2010.

Gli approfondimenti che dette associazioni richiedono, riguardano soprattutto la trasparenza dei dati connessi ai rischi alla salute, alle scelte che causerebbero ulteriore dissesto del territorio, ai rischi di interferenza con l'interesse archeologico dell'area e i reali/presunti vantaggi che le due nuove cave arrecherebbero.

Sindaco e Assessore hanno dichiarato che la delibera da loro approvata è stata un passaggio obbligato a completamento della decisione presa dalla giunta precedente e dalle indicazioni della Provincia/Città Metropolitana, ma di essere disponibili ad esaminare quegli aspetti del PIAE e PAE che dovessero costituire un motivo valido di annullamento o di revisione della delibera. 

 

Si sono inoltre dichiarati disponibili a condividere quei dati che potrebbero fare luce sullo stato dei monitoraggi delle polveri sottili, del rumore e del rischio cancerogeno connesso con le estrazioni degli inerti. Hanno infine precisato che la pratica è sospesa perché la Città Metropolitana ha chiesto delle integrazioni al Comune di Loiano.

E’ pertanto necessario procedere alla fase di raccolta e approfondimento dei dati che confutino l’individuazione dei poli estrattivi dell’attuale PIAE e la definizione e regolazione delle aree estrattive del PAE.

 

Vogliamo sottolineare che è solo grazie al coinvolgimento e presenza dei cittadini nelle decisioni urbanistiche che possiamo invertire la rotta e privilegiare sostenibilità e bellezza favorendo lo sviluppo turistico del nostro territorio."

 

Comitato No cave- Salviamo gli alberi di Cà dei Boschi

Legambiente Circolo SettaSamoggiaReno

Comitato CAST (Comitato Appennino Salute Territorio)

Ass. Nazionale Esposti Amianto  e Circolo 'Chico' Mendez

Fondazione Giardini del Casoncello

marzo 2015

data pubblicazione: 
Mercoledì, 1. April 2015 - 19:20

Aggiungi un commento

Back to Top