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Story

Il Programma completo della "Primavera in Piazza, 23-24-25 aprile"

Gastronomia, musica, Mostra Militare, fiori, e tanto altro nei tre giorni di Festa

L'edizione 2017 della 'Primavera in Piazza' offre un programma ricchissimo sviluppato su tre giorni (23, 24 e 25 aprile)

In allegato tutto il programma sottolineando l'inaugurazione della Mostra Fotografica "Loiano, qua la zampa", la Sfilata di Primavera a cura di Beatrice in Wonderland, il 'volley in fiore' nella piazzetta della Chiesa e  'Trattori a tutta birra' .

Nel programma anche le attività di ristorazione con i loro menù e proposte

data pubblicazione: 
Venerdì, 14. April 2017 - 7:55

Commenti

Tutte iniziative buone e lodevoli, ma se non si risolve il problema del traffico e se il giorno dopo ritorna il caos e la situazione di grave rischio, mi spiegate a che servono? Veramente credete, che queste iniziative possano rivitalizzare il paese? O lo stesso della terapia del dolore?

Scusi non capisco il senso del commento... Quindi finché non é risolto il problema traffico (quale poi?), i loianesi devono chiudersi in casa a piangere?

Peccato, se legge bene il post si accorgerà che esprime esattamente il concetto opposto: perché non VOGLIMO essere costretti a restare in casa. Sempre che VEDA il problema del resto “Non c’è miglior cieco di chi non vuol vedere.

Ottimo, si può gia' fare! Basta andare agli eventi della locandina.

Continuiamo a non a non capirci, o sono io che mi esprimo male. Cosa mi interessa che si faccia festa (Ben venga) per qualche giorno l’anno per poi il resto dei giorni vivere nel caos e con la continua angoscia per essere sfiorata da auto per tutto il resto dell’anno? Dove vive, è mai passato per il centro del paese? Le sembra un contesto umanamente sostenibile? Certo mi può rispondere, che ci sono situazioni ben peggiori con guerre, stragi ecc. Ma è anche vero, che per fortuna ci sono paesi, (Parliamo di paesi civili), ed anche in Italia, in cui situazione come queste sarebbero impensabili.

Non so che dirle, sono nato e cresciuto a Loiano giocando ogni giorno in piazza, in mezzo a quella giungla, e sono miracolosamente sopravvissuto.... Ironia a parte, le scelte sulla viabilità loianese sono sostanzialmente tre: 1) lasciare tutto com'e' 2) senso unico 3) chiusura e pedonalizzazione del centro. Dopo il recente sondaggio, l'amministrazione ha deciso per il punto uno. Lei e' liberissimo di dissentire, anzi, se pensa di poter fare meglio la sprono a scendere in campo con la pedonalizzazione tra i punti del programma.

Peccato che nel sondaggio anche se poco partecipato avessero vinto i favorevoli al senso unico.

Questo non c'entra nulla col mio commento.

C'entra, c'entra. Se chi legge il suo commento non conosce la storia potrebbe pensare che l'amministrazione abbia fatto la sua scelta sulla base del sondaggio ma, come lei ben sa, non è così.

Va beh, rispondevo a Ivan. Loianoweb ha coperto la questione sondaggio in maniera molto approfondita, non mi sentoa in dovere di ricordarla a ogni commento.

Non vorrei sembrare pesante ma secondo me il dibattito manca di un requisito essenziale, più esattamente del concetto di “Buon senso”. Cosa è il “Buon senso” è difficile da spiegare (Ci voglio provare), penso che sia un qualcosa di molto relativo che esula da concetti tipo: acculturazione o capacità cognitive. Quanti gran cervelloni finiscono col comportarsi da sciocchi o si danno la”Zappa sui piedi”? Teoricamente si potrebbe affermare che il “buon senso” dovrebbe essere un qualcosa che si attiva spontaneamente, di naturale di ovvio, ma quanto pare così non è, non ha una collocazione esatta, potrebbe significare tutto e il contrario di tutto. Nel suo percorso evolutivo nella lotta con la natura l’uomo ha conosciuto varie forme di eventi che hanno impresso abitudini, riti ma soprattutto consapevolezza di se e delle proprie possibilità cioè qualcosa di profondamente intrinseco alle esperienze fatte. Cose che un tempo, erano considerate ovvie ora sono disdicevoli, che le diligenze passassero per il centro del paese poteva essere una benedizione, così per i carri con buoi. Quindi penso, che non sia sbagliato definire il “buon senso” come il frutto di un insieme di esperienze tradizioni molto umane, un bagaglio culturale di saggezza che guarda al benessere collettivo quindi alle convenienze (Inteso in senso umano e non economico) della società. Non sono in grado di dire il perché, ma ritengo che non sia giusto (Anche molto stupido) che la nostra esistenza sia determinata dall’uso indiscriminato delle auto ed essere costretti a vivere in mezzo a smog e al rombo dei motori con rischi connessi. Non è tanto questo ma è perché ritengo, che debbano esistere luoghi preposti all’incontro e alla socializzazione. A questo i nostri antenati (Con buon senso) ci avevano già pensato, infatti vediamo i nostri centri storici preposti a questo scopo. Tutto questo fa parte del famoso bagaglio culturale, che non è detto sia giusto o sbagliato per se, ma semplicemente frutto di una cultura antica. E’ banale affermare che socializzare è uno dei bisogni essenziali dell’uomo, requisito per un buono sviluppo psichico, fin qui tutto normale, dove sta l’anomalia? In una mancanza di (Non so come chiamarla) rimescolamento sociale? Integrazione? Tanti gruppi chiusi che non comunicano con altri, idem per molti anziani. Ieri ero a Monghidoro, ho visto i bar strapieni, gente di tutte le etnie, di tutte le età, di tutte le classi sociali, l’atmosfera era tale da indurre allegria e benessere. Girando a Loiano e frequentando bar vedo solo gente molto triste tale da indurre una grande malinconia. Ovvio presumere, che una pedonalizzazione del centro “potrebbe” essere un tentativo di invertire la tendenza. Quando piove viene naturale aprire l’ombrello, però l’ombrello bisogna avercelo esattamente come il” Buon senso” che tra l’altro è indicativo del livello raggiunto di “Civiltà” che qui pare sia andato a farsi benedire. Franco Bolognesi

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