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Rifiuti tossici nell’asfalto, il Comune di Loiano si costituisce parte civile

"In alcuni cantieri è stato utilizzato materiale ritenuto potenzialmente inquinante"

Con la Delibera n. 27 (allegata), la Giunta comunale di Loiano si  costituisce parte civile nel procedimento penale 4313/14 del Tribunale dei Venezia in merito alla maxi inchiesta denominata ‘Strade al veleno’. La vicenda (resa pubblica un paio di settimane fa), si è allargata in Emilia Romagna dopo Veneto e Lombardia e riguarda rifiuti inquinanti, costituiti da ceneri pesanti e scorie varie, misti a scarti dell'edilizia e delle demolizioni che sarebbero stati utilizzati per la costruzione di strade interpoderali dal 2014 al 2016 in circa un centinaio di Comuni, sparsi tra le tre regioni.

In Emilia Romagna sono coinvolti  21 Comuni, completamente all'oscuro di tutto: Budrio, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel San Pietro, Castello d’Argile, Crespellano, Crevalcore, Galliera, Granarolo, Imola, Molinella, Monghidoro, Monteveglio, Ozzano, Pieve di Cento, San Lazzaro di Savena, San Pietro in Casale, Sant’Agata Bolognese, Sasso Marconi e Zola Predosa ed anche Loiano. Come riportato nell’Atto  “la comunicazione è stata inoltrata anche al Comune di Loiano per l’eventuale costituzione quale parte civile in quanto in alcuni interventi eseguiti sul territorio del Comune di Loiano è stato utilizzato in alcuni cantiere materiale ritenuto inidoneo e potenzialmente inquinante”. L’ udienza è fissata per il 20 marzo 2019  e considerato che anche il Comune di Monghidoro intende costituirsi  parte civile,  il Comune ha ritenuto di affidarsi allo stesso professionista, Avvocato Giuliano Boschetti

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data pubblicazione: 
Venerdì, 15. March 2019 - 14:10

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