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Motocross abusivo, è scempio in Appennino

Movimento 5 Stelle Emilia Romagna

È dalla fine degli Anni Settanta che a Sasso Marconi un folto gruppo di motociclisti distrugge, indisturbato, un'ampia area in zona di tutela fluviale e in area del pubblico demanio. Ci riferiamo alla pista abusiva di motocross in località Scaletto, alle porte di Sasso Marconi (BO).

Ma è solo la punta di un iceberg. Basta recarsi sul posto, o osservare le immagini satellitari  per rendersi conto dello scempio paesaggistico e della palese inosservanza delle leggi. Questa pista sorge infatti sulle sponde del fiume Reno, in una zona sottoposta a tutela fluviale, a due passi dalla Riserva Naturale del Contrafforte Pliocenico - sotto tutela regionale.

È scandaloso che in questi decenni si sia consentito di stravolgere un'area così ampia per il passatempo di qualcuno: non dimentichiamo che per realizzare la pista sono state movimentate grosse cubature di terra. Abbiamo in mano delle carte che provano che le Amministrazioni comunali che si sono succedute alla guida del Comune di Sasso Marconi non solo si siano sempre disinteressate della cosa ma, anzi, abbiano ritenuto positivo il concentrarsi di quest'attività - molto impattante per l'ambiente e gli animali - in una zona prestabilita.

Abbiamo preparato un'interrogazione per avere altri dati e per chiedere alla Regione che ristabilisca la legalità a Sasso Marconi. Ma attenzione: il motocross abusivo è diffuso su tutto l'Appennino, con gravi conseguenze non solo ambientali, ma anche per le ripercussioni sul turismo e le coltivazioni tipiche. Sarà necessario mantenere alto il livello di guardia!

data pubblicazione: 
Sabato, 25. June 2011 - 9:32
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