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"Moria di alveari a Gragnano e all' Anconella di Loiano"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Renzo Panzacchi, Presidente del Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese

Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera aperta di Renzo panzacchi, Presidente del Consorzio Castanicoltori dell'Appennino Bolognese

Spett.le Loianoweb, 

nel mio ruolo di Presidente del Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Bolognese ho recentemente ricevuto una notizia che rischia di compromettere gravemente la buona reputazione e la credibilità della castanicoltura dell’Appennino in generale, e del territorio di Loiano in particolare.

Per comprendere appieno il possibile danno che potrebbe verificarsi bisogna sapere che la castanicoltura tradizionale del nostro territorio si basa saldamente sul principio di un’autentica coltivazione biologica, che esclude tassativamente l’impiego di insetticidi, di pesticidi e di ogni altro prodotto chimico dannoso per l’ambiente e per le persone.

Tale positivo atteggiamento consente di produrre castagne e marroni di grande qualità, come ad esempio il Marrone Biondo prodotto dai soci del Consorzio che rappresento.

Purtroppo in questo panorama positivo alcuni apicoltori professionali, associati a Associazione Apicoltori Felsinei di Bologna, ci segnalano che nel periodo della fioritura, in due aree castanicole del Comune di Loiano, in particolare nella zona dell’Anconella e in quella di Gragnano, ci sono state delle morie di interi alveari molto probabilmente provocate da un uso fuori regola di insetticidi.

E’ necessario ribadire che si tratta di impieghi sbagliati dal punto di vista tecnico in quanto inutili per difendere i frutti dagli insetti, sbagliati per i danni all’immagine della castanicoltura tradizionale, ma soprattutto completamente al di fuori della legge.

Per ora non ci sono certezze su quali siano i castagneti dove questi interventi sarebbero stati eseguiti, anche se le segnalazioni degli apicoltori sono abbastanza precise, ma è evidente che se tali situazioni dovessero riproporsi, non esiteremo a fare intervenire le autorità competenti per eseguire opportuni controlli e analisi chimiche di frutti o foglie.

Comportamenti di questo tipo, che sono pericolosi per la salute di chi consuma i frutti e possono procurare anche un grave danno economico e di immagine a chi lavora correttamente e nel rispetto delle regole, sono perseguibili in sede civile e penale. Se appurato dalle analisi di laboratorio, il Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Bolognese non esiterà a citare in giudizio gli autori di tali irresponsabili azioni.

Contiamo sul prezioso aiuto dei lettori di LoianoWeb per dare la massima diffusione a queste notizie affinché l’informazione possa raggiungere anche gli eventuali responsabili. 

Si ringrazia la redazione di LoianoWeb per l’attenzione e l’ospitalità.

Un saluto cordiale

Renzo Panzacchi Presidente del Consorzio

AllegatoDimensione
PDF icon Lettera a LoianoWeb_moria api.pdf161.01 KB
data pubblicazione: 
Martedì, 24. November 2020 - 4:49

Commenti

E' un allarme da raccogliere immediatamente;è successo qualcosa di analogo a Brescia dove , peraltro ,i controlli sulle api sono stati fatti anche dall'Istituto Zooprofilattico dell'E-R ed hanno individuato la causa in due pesticidi del mais; non è il caso di aspettare la prossima moria se è possibile raccogliere ancora dei reperti; CHIEDIAMO AL SIGNOR SINDACO DI ATTIVARSI , forse a lui l'Ausl risponde mentre noi aspettiamo risposte (su altri argomenti di salute pubblica da tanti mesi).
Doveroso un ringraziamento al presidente dei castanicoltori per il suo senso di responsabilità ambientale e civico.

Vito Totire,rete per la ecologia sociale

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