Manifesto biomasse, un'offesa all'intelligenza umana
fonte : Movimento 5 Stelle Emilia Romagna
Il Manifesto sulle biomasse firmato in Provincia dalla Presidente Beatrice Draghetti e da molti Sindaci, fra i quali Virginio Merola (e dal Sindaco di Loiano Giovanni Maestrami n.d.r.); da Legacoop, da alcune organizzazioni di agricoltori e da altri amministratori, è offensivo per l'intelligenza umana.
Non è un documento ufficiale, è un pamphlet pubblicitario di un'impresa che installa centrali a biomasse. Ecco, da un'azienda che fa questo di lavoro avremmo accettato frasi come 'Viene spesso rilevato che gli impianti a biomasse hanno un impatto significativo sul territorio e che la loro diffusione porta ad un impiego eccessivo del terreno agricolo in colture dedicate, rischiando di trascurare produzioni più consolidate. Non è così: i nostri impianti al contrario favoriscono il mantenimento dell'attività agricola, favorendo, nel caso di utilizzo di scarti di produzione, processi a ciclo chiuso ed un uso oculato del suolo' o 'Molte persone credono che gli impianti a biomassa generino eccessive emissioni in atmosfera, rumore, cattivi odori, traffico per la movimentazione connessa agli approvvigionamenti. Non è così: gli impianti sono progettati e realizzati nel pieno rispetto della legge che prevede limiti molto severi ed a completa tutela della salute pubblica'. E' semplicemente vergognoso cercare di cancellare con una simile pubblicità ingannevole i disagi e le proteste di decine e decine di comitati che, sul territorio provinciale, soffrono per le conseguenze di impianti a biomasse costruiti senza criterio, gestiti in maniera leggera e impropria. Come se non bastasse il documento è un libro dei sogni che si scontra con la realtà. Si dice che gli impianti si alimentino di scarti del territorio: magari! Allora sì che potrebbero avere un senso. Invece molti, e ci sono risposte ufficiali ad interrogazioni fatte nei consigli comunali, bruciano scarti di lavorazione animale che vengono da centinaia di chilometri di distanza, oppure olio di palma importato dai più remoti angoli della terra. Dov'è l'efficienza energetica in tutto questo? Il manifesto non accenna nemmeno alle deroghe che, infatti, tutti hanno richiesto. Non c'è la capacità produttiva, di scarti e sottoprodotti di lavorazione, sufficiente a far rendere gli impianti, rendendo così obbligatoria la trasformazione di molte delle nostre culture di prodotti di qualità in colture dedicate alla produzione di vegetali per la produzione di energia che sono solo una speculazione. Il giusto obiettivo di rendersi energeticamente autosufficienti viene stravolto, col rischio - poi - di essere completamente dipendenti dalle importazioni per l'alimentazione. Ci troveremmo quindi a coltivare i terreni per produrre l'energia necessaria ad alimentare i treni necessari all'importazione degli alimenti, Un paradosso pericolosissimo.
allegati : Manifesto e firmatari
marzo 2012
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Commenti
Ma quale fonte di energia vogliamo?
Non è un commento all'articolo del movimento a 5 stelle ma una riflessione generale.
Il petrolio è una fonte di energia che non durerà a lungo, è inquinante, e ci fa dipendere da potenti lobbies che controllano il mondo. L'energia nucleare è pericolosa, produce scorie e questo se tutto va bene, poi ci sono talvolta gli incidenti. L'eolico va benissimo, ma non certo nel mio giardino, è brutto da vedere e rumoroso. Il fotovoltaico idem (non è rumoroso, però) e alla fine del suo ciclo è un problema smaltirlo (è inquinante). Le biomasse hanno tutti i guai descritti nell'articolo. Ma allora: quale fonte di energia vogliamo per far funzionare tutte le belle cosine a cui mai e poi mai potremmo rinuciare?
risparmio energetico
Credo che ad oggi nessuno abbia la ricetta giusta, ma sono d'accordo con chi dice che la miglior fonte di energia sia il risparmio energetico. E prima di pensare a opere o progetti che possono stravolgere territori o realtà agricole come le biomasse,l'eolico ecc. si potrebbe cominciare a risparmiare l'energia che già abbiamo. Per fare un esempio locale: per riscaldare la palestra di Loiano (vado a memoria e non vorrei scrivere una sciocchezza), credo si spendano 40/50.000 euro all'anno.Forse di più. Vuol dire 3/4 mila euro al mese estate compresa. E' possibile che in tutti questi anni non si sia mai trovata una soluzione per ridurre questa enormità? E la responsabilità non è solo dell'attuale amministrazione ma anche di chi l'ha preceduta e in tempi economicamente meno foschi di questi, non ha mai investito in nessuna forma di risparmio energetico.
Pannelli solari
Mi sembra di ricordare che esista un progetto per ricoprire l'orribile tetto della scuola di pannelli solari, proprio per risparmiare una parte di questa cifra.
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