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"Due pesi e due misure". La risposta del Sindaco

A fine settembre abbiamo pubblicato il volantino firmato da Andrea Bovina, denominato "due pesi e due misure".

Oggi, di seguito, pubblichiamo la replica del Sindaco.

  

Lettera aperta in risposta al Sig.Andrea Bovina per il volantino “Due pesi e due misure”

 

Carissimo Andrea,

pur non essendo mia abitudine rispondere alle provocazioni e alle pubbliche offese, sono rimasto talmente sorpreso dal tono della tua lettera piena di livore e offese alla mia persona che ho ritenuto opportuno darti risposta nella stessa forma che hai utilizzato.

 

Prima di tutto ci tengo a precisare che mi è nuovo questo tuo sentimento polemico nei miei confronti e, non meno importante, non ne comprendo neanche le modalità con cui lo hai dichiarato, dato che mi sono sempre dimostrato disponibile al confronto verbale e avrei preferito darti spiegazioni dirette in merito alle false allusioni contenute nella tua lettera, ma viste le modalità da te scelte mi sono sento costretto a risponderti pubblicamente.

Non mi risulta che nel 2011 il Comune di Loiano annoveri brutte figure legate alla festa della Birra, in quanto sia noi come amministrazione, sia i dipendenti comunali si sono limitati a far rispettare le leggi e i regolamenti vigenti. Forse non sei al corrente, ma l’anno scorso il Comune venne a conoscenza della festa della birra nel momento in cui alcuni cittadini segnalarono rumori e schiamazzi fino a tarda notte provenienti proprio da questa festa di cui il Comune non sapeva l’esistenza. In seguito alla nostra richiesta di spiegazioni agli organizzatori in merito alla mancata presentazione della richiesta, per tutta risposta sono apparse sul web ogni sorta di offese nei miei confronti.

Ovviamente, non avendo avuto nessun chiarimento in merito, scaduti i tempi, l’ufficio preposto ha dovuto procedere con la sanzione prevista, successivamente ridotta del 50% per venire incontro alle giustificazioni degli organizzatori. La lettera di “intimazione” di cui parli, non è un’ordinanza ma è semplicemente un vademecum delle prescrizioni, peraltro previste dalla normativa regionale, gentilmente riportate dal responsabile  dell’ufficio commercio a titolo di promemoria per gli organizzatori, riportate anche in altre autorizzazioni rilasciate per le feste private, che elenco testualmente di seguito:

-          Divieto assoluto di somministrare bevande alcoliche di qualsiasi gradazione ai minori di 16 anni (ordinanza sindacale che recepisce una normativa statale e regionale);

-          Le emissioni sonore prodotte oltre le ore 24, se tenute all’interno dei locali, non dovranno essere udite all’esterno degli stessi; se tenute all’esterno non dovranno superare i 60 decibel (non “interruzione” della musica, ma riduzione delle emissioni);

-          Rispetto dell’orario di cessazione delle attività (comunicato dagli organizzatori nella richiesta di autorizzazione)

-          L’area esterna ai locali dovrà essere ripulita da eventuali rifiuti o altri materiali entro il giorno successivo alla conclusione della manifestazione (non “entro la serata di chiusura della manifestazione”).

Pertanto il tono della lettera non aveva assolutamente intenzione di impedire la festa e tanto meno nessun intento politico. Ci tengo a precisare inoltre che la parola “vendetta” non appartiene al mio vocabolario e lungi da me pensarla nei confronti dell’opposizione con cui peraltro negli anni si è instaurato un rapporto di rispetto reciproco e di confronto civile che non si riassume in sfoghi adolescenziali su volantini distribuiti alla cittadinanza.

Mi sembra importante anche “rimarcare” che tutte le feste organizzate da privati hanno pagato il suolo pubblico compresi tutti i partiti del territorio che peraltro usufruiscono di una tariffa agevolata con la riduzione dell’80%. Ritengo strano che un cittadino assolutamente inserito nel circuito delle feste di paese non sia a conoscenza di queste regole basilari o che comunque non si informi presso gli uffici preposti prima denunciare soprusi inesistenti.

Rassicuro tutti coloro che sono ancora convinti che a guidarmi in questa esperienza amministrativa sia solo ed esclusivamente un sentimento politico, stiano tranquilli io non sarò in corsa alle prossime elezioni e di conseguenza tutto quello che l’Amministrazione ed io come Sindaco stiamo facendo non è propaganda elettorale ma pura amministrazione del territorio e dei sui cittadini indipendentemente dal colore politico.

Per noi tutti i cittadini sono trattati in egual modo indipendentemente dai colori politici, non siamo un partito ma una istituzione che è impegnata a fare del proprio meglio a favore di tutti.

Scusandomi per questo sfogo invio a tutti un cordiale saluto

Il Sindaco

Giovanni Maestrami

                                                                                                

 

ottobre 2012

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Mercoledì, 3. October 2012 - 17:17
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Commenti

bravo andrea

per prima cosa mi domando cosa significa il commento di "salvi".Io non ho capito se è ironico o no , ma poco importa, quello che manca è un chiarimento da parte dei ragazzi della Festa della birra e del PD.Non mi interessa che mi diano ragione o torto ma potrebbero confermare o meno le cose che io affermo fornendo dati molto più esatti di quelli in mio possesso.
Per quanto riguarda la risposta del Sindaco io ci leggo la conferma di quello che ho scritto. Nella lettera il Sindaco ammette di non aver saputo nel 2011 della Festa della Birra, si vede che non legge i volantini e i manifesti altrimenti se ne sarebbe accorto per tempo. Per quanto a mia conoscenza l'anno scorso fu proprio il Sindaco a chiedere alla PM di verificare i permessi della festa e non fu fatto in seguito ad una segnalazione.La versione "aggiornata " dei fatti mi lascia un pò stupito e anche se così fosse il primo cittadino sa bene che se dovesse dare ascolto a tutte le proteste dei cittadini le feste chiuderebbero tutte quelle autorizzate e quelle no.
Maestrami sostiene che avrei dovuto andare in ufficio a parlarne con lui ma intanto la cosa era stata fatta e nessuno ne sarebbe venuto a conoscenza e siccome rimango della mia convinzione ho pensato che il volantino fosse un buon modo per rendere pubblico quello che penso.
Non mi risulta che la legge preveda un trattamento diverso per le feste "private" quindi, come sostengo, non capisco perchè il vademecum non venga inviato a tutti Inoltre vorrei sapere cosa si intende per "privato" in quanto in paese si svolgono altre feste "private" che non ricevono alcuna lettera e proprio per questo io l'ho ritenuta discriminante.E' un pò come dire "uomo avvisato mezzo salvato".
Il resto della lettera non dice niente di nuovo, sono le solite frasi che si dicono quando si amministra un Comune, ci mancherebbe altro che un Sindaco affermasse di fare favoritismi.
Caro Gianni che tu non ti possa candidare COME SINDACO non stà certo a significare che l'amministrazione si muova sperando di perdere alle prossime elezioni per cui tutto quello che si fa ha un'obiettivo politico e presto cominceremo a vedere lo "Sprint di fine mandato" .....i cittadini hanno la memoria corta !!!

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