Martedì, 5. November 2024 - 7:38

Story

Tares. Stangata su ristoranti e pizzerie. Il PD : "disobbedienza civile"

Il TARES (Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotto dal Decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 (cosiddetto "decreto salva Italia") e convertita con Legge 22 dicembre 2011 n. 214, in sostituzione della Tariffa di igiene ambientale (TIA) e Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU).

Il nuovo tributo è in vigore dal 1º gennaio 2013 ed è basato sulla superficie dell'immobile di riferimento, il numero dei residenti, l'uso, la produzione media dei rifiuti e altri parametri e ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune.

 

Durante il Consiglio Comunale del 26 novembre è stata anticipata la nuova delibera inerente la tassazione relativa al Tares . Quella approvata nel maggio scorso è infatti  ormai decaduta poichè non garantiva la copertura necessaria.

La Delibera verrà pubblicata nei prossimi giorni ma, nel frattempo sono sate presentate un paio di simulazioni:

  • un appartamento di 100mq con tre occupanti pagherà € 239,00 all'anno
  • un ristorante di 400mq pagherà € 4.300,00 all'anno.

Questi valori sono già comprensivi dei 30 centesimi a mq che verranno girati allo Stato.

Come è stato spiegato, un locale pubblico (bar, ristorante, pizzeria) produce evidentemente molti rifiuti e ciò incide inevitabilmente sul coefficiente di tassazione. Al contrario carrozzerie,officine ed imnprese artigianali che smaltiscono autonomamente, pagheranno nettamente meno.

Lo smaltimento in proprio (da valutare caso per caso), potrebbe infatti essere la strada che anche i locali pubblici potrebbero intraprendere per ridurre l'imposizione.

Il Sindaco ha sottolineato che i Comuni sono obbligati, per legge, a rispettare i coefficienti e le coperture, lasciando alle Amministrazioni un esiguo margine di manovra. Le risorse eventualmente  non incassate, verrebbero poi scaricate sull'anno successivo.

La Delibera è passata con il voto contrario dell'opposizione. Il Capogruppo Enrico Dini (PD) , si è espresso nettamente contro questa tassazione auspicando che questa difficile situazione italiana ('vi sono segnali strani; non sappiamo dove andremo a finire',) si esprima in una qualche forma di disobbedienza civile.

novembre 2013

data pubblicazione: 
Mercoledì, 27. November 2013 - 6:57
Taxonomy upgrade extras: 

Commenti

Fatemi capire: i comuni DEVONO applicare per forza questa porcheria e l'opposizione vota contro? Che senso ha? Ma chi li ha persi questi qui?

infatti quella che si è vista in Consiglio e' stata una scena surreale. Da una parte l'Amministrazione costretta ad applicare una normativa sciagurata voluta dal PD ; dall'altra il PD locale che le vota contro ed auspica la 'disobbedienza civile'. Forse un giorno si metteranno d'accordo con se stessi. DZ

Da tempo giravano voci preoccupanti su questa tassa che sarebbe diventata particolarmente gravosa per i bar e i ristoranti .
Per la categoria già molto penalizzata dalla crisi economica (noi vendiamo solo il superfluo e siamo tra i primi generi "tagliati" dai consumi )la disobbedienza civile sarà una necessità per la sopravvivenza......
Personalmente so di produrre pochissimi rifiuti indifferenziati e mi sentirei demotivato se mi imponessero una tassazione così alta (200/250% di aumento) malgrado il mio impegno nella raccolta.
Speriamo che si possano trovare soluzioni condivise atte a migliorare il costo e la qualità della raccolta in questo tipo di attività

Aggiungo che è impensabile pagare sui metri quadri e non sui consumi, sarebbe sufficiente parametrare la tassa dei rifiuti ai fatturati ed ai consumi di ciascun ristorante, non è detto che la superficie occupata sia sinonimo di grande quantità di rifiuti, come per le abitazioni, è ovvio che fanno più rifiuti 6 persone in 50 mq. che non 2 in 200 mq..
la tassazione sui rifiuti dovrebbe anche tener conto di come questi vengono trattati cioè di quanta differenziata fa una famiglia rispetto ad un altra e favorire il principio secondo il quale più produci rifiuto e più paghi.
La tassazione al metro quadro è troppo semplicistica ed ingiusta

Aggiungi un commento

Back to Top