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il Nodo non si scioglie

(di Giancarlo Fabbri)

Sedici anni fa l’annuncio, a Rastignano aspettano ancora

Cè da sentirsi presi in giro? “Il Nodo di Rastignano è sciolto” fu il titolo di alcuni quotidiani locali che 16 anni fa davano la notizia della chiusura della conferenza dei servizi per l’Alta velocità tra Emilia e Toscana.

La convenzione, poi perfezionata da altre conferenze e accordi su temi specifici con Provincia e comuni, prevedeva infatti una “var iante” all’allora statale Ss 65 “della Futa” unico collegamento della Valle del Savena con Bologna.

Senza contare che dai rilievi del 1988 il centro di Rastignano era attraversato nei due sensi, in media, da 28.700 veicoli al giorno. Con un tratto di due chilometri, da Rastignano a San Ruffillo, con una strozzatura da clessidra aggravatosi con l’installazione di altri impianti semaforici. Sono passati 16 anni di proteste, manifestazioni, proposte, progetti, errori di espropri, assicurazioni di politici e amministratori soprattutto in occasione delle elezioni e tutto è ancora come prima.

Tra la fine dell’anno scorso e questo primo tratto del 2011 era stato annunciato, utilizzando i 27 milioni di euro già disponibili (Anas, Tav-Cavet e Bologna), l’avvio di almeno un primo tratto di collegamento tra la rotatoria Mafalda di Savoia, a Bologna, e il futuro svincolo di Rastignano; che sarà realizzato al Trappolone di San Lazzaro poi collegato a via Madre Teresa di Calcutta. Ma i risultati di un recente incontro in Regione, con la definizione della tempistica delle opere, non sono stati entusiasmanti per chi attende la variante da trent’anni. Per il primo stralcio della variante, dalla rotonda Mafalda di Savoia allo svincolo di Rastignano, l’inizio dei lavori è previsto da Rfi nel terzo quadrimestre del 2013.

Con i tempi di realizzazione e collaudo, la strada sarebbe percorribile nel 2016. Nella prima fase varranno anche realizzati a Rastignano la modifica del collegamento di via Buozzi con lo svincolo; a Bologna collegamento della via Toscana alla rotatoria sulla variante, con sottopasso alla ferrovia storica, denominato “Bretella del Dazio”. Sempre a Bologna un sottopasso ciclopedonale sotto la stazione ferroviaria a San Ruffillo con collegamenti con via San Ruffillo e con la Coop&Coop; e una passerella semicarrabile sul Savena tra San Ruffillo e Ponticella con inizio lavori previsto da Rfi nel terzo trimestre 2014. I lavori più prossimi a carico di Rfi prenderanno il via a San Lazzaro, nel marzo del 2012, con la realizzazione di un’attesa rotatoria che raccorderà in sé le vie Altura, Bellaria e Fratelli Canova eliminando due semafori.

Un’opera che, però, non dovrebbe essere avviata in concomitanza con la realizzazione degli ultimi 700 metri, circa, del tracciato Civis sulla via Emilia da via Caselle al ponte sul Savena al confine con Bologna. Col rischio di mandare nel caos del traffico sulla direttrice est-ovest.

(foto aerea progetto Nodo Rastignano)

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data pubblicazione: 
Sabato, 20. August 2011 - 7:47
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