Sabato, 3. May 2025 - 13:23

Nodo di Rastignano, presentato il Progetto dei lavori fino al Ponte delle Oche

A dicembre l'inizio dei lavori

Sul sito della Città Metropolitana QUI, viene presentato il Progetto delle prime opere del 2° Lotto per il completamento della variante della Futa che permetterà di evitare il nodo di Rastignano.

A dicembre l’apertura dei cantieri che prevedono anche “la realizzazione di una nuova rotatoria di 45 metri di diametro, all’incrocio tra via de Gasperi, via Malpasso e il ponte delle Oche. Inoltre, via de Gasperi, nel tratto dal civico 8 a via delle Torriane, passando dalla nuova rotatoria Oche, sarà allargata per adeguarsi alle dimensioni della Fondovalle Savena (attualmente presenta una larghezza minore di 6 metri).

Questi lavori bloccano di fatto l’accesso alla Fondovalle da via del Paleotto-ponte Bailey, che sarà invece sempre garantito dal ponte delle Oche: grazie all’istituzione di un senso unico alternato regolato da un semaforo, per tutto il periodo dei lavori di realizzazione della nuova rotatoria i veicoli potranno passare in entrambe le direzioni, nord-sud.

In direzione sud per compensare la chiusura di via del Paleotto, nella sua impropria, ma indispensabile funzione di inizio della Fondovalle, si aprirà a doppio senso il percorso già esistente che dal ponte del Dazio tramite il Lotto 1, passando per le vie Madre Teresa di Calcutta, Buozzi, Valleverde, del Cappello, Marzabotto, arriva fino alla rotatoria Futa/ponte delle Oche. Questo percorso (in particolare nel tratto rettilineo di via Madre Teresa di Calcutta in località Trappolone e nei tornanti di via Buozzi), sarà allestito con alcuni semafori e dissuasori per consentire un’alternativa al percorso su via Andrea Costa solo per i veicoli leggeri, prevalentemente per i residenti a Rastignano “est” e/o in caso di emergenza. Rimane infatti privilegiato e incentivato l’utilizzo della ex SS Futa da parte di tutto il restante ordinario traffico di attraversamento della frazione, tra il ponte di San Ruffillo e il ponte delle Oche.”

Nella foto: fotosimulazione viadotto Rastignano vista direzione Pianoro

Sulla chiusura del Laboratorio Analisi i Sindaci scrivono all’AUSL ed alla Regione

Si chiede di rivedere la decisione che penalizzerebbe fortemente il presidio ed i cittadini

Di seguito il comunicato del Sindaco di Monghidoro che informa i cittadini sulla lettera inviata all’AUSL, Regione e Distretto sulla chiusura del Laboratorio Analisi di Loiano

La lettera (di seguito ed allegata in PDF) è firmata dai Sindaci di Monghidoro, Monterenzio, Ozzano, San Lazzaro, Loiano, Pianoro

Come forse alcuni di voi  hanno già saputo, in data 3 novembre u.s., in sede di Commissione territoriale socio sanitaria metropolitana di Bologna (alla quale partecipano i Presidenti dei Comitati di Distretto della città metropolitana, il Sindaco metropolitano e/o suo delegato e la Azienda USL) é stato presentato il Piano di Rimodulazione dei laboratori analisi dell’ area metropolitana.

Tra le azioni ivi ricomprese questo piano prevede anche la chiusura dei laboratori analisi di LOIANO, VERGATO e BUDRIO, con la sostituzione in toto del laboratorio analisi con macchinari POCT ( Point of Care Testing), utilizzati in prevalenza dal personale infermieristico.

Non appena abbiamo appreso questa informazione, insieme ai Sindaci di Loiano e Pianoro, abbiamo richiesto incontro urgente con la Azienda USL di Bologna che ha avuto luogo il 9 novembre, durante il quale ci sono state esposte le motivazioni tecniche addotte a suffragio di tale scelta ma che, a livello politico, non ci possono trovare concordi.

Vi allego, quindi, la comunicazione che oggi abbiamo inviato compatti, insieme a tutti i Sindaci del Distretto Savena-Idice, a Regione e Ausl nella quale abbiamo esposto tutte le motivazioni di merito che ci vedono CONTRARI a tale scelta e nella quale riepiloghiamo anche tutte le altre criticità che riscontriamo da tempo relativamente all’ Ospedale di Loiano, reiterando le richieste già più volte avanzate.

Se si vuole davvero rilanciare le aree interne e montane bisogna dotarle di servizi adeguati e qualificati ( a maggior ragione quelli sanitari); in caso contrario tutti gli investimenti realizzati con ogni sforzo possibile dai Comuni, anche in collaborazione con gli enti sovraordinati, non serviranno a nulla.

Domani avrà luogo ulteriore incontro della  Commissione Territoriale socio sanitaria metropolitana di Bologna alla quale siamo stati invitati per un confronto sul tema e nel quale continueremo a sostenere le ragioni dei nostri cittadini e del nostro territorio.

Vi terremo aggiornati.

Barbara Panzacchi

Sindaco di Monghidoro

Dal 21/11 al 21/12 via Roma, Piazza Ubaldino e via Garibaldi chiuse per lavori

Chiusure graduali al fine di procedere al rifacimento del porfido

Al fine di procedere al rifacimento dei manti stradali in porfido e alla relativa stagionatura dei materiali posati, nelle prossime settimane Via Roma, Piazza Ubaldino e Via Garibaldi saranno interessate da lavori stradali.

Con l’ Ordinanza n.38 (allegata) viene disposto che, nel periodo compreso dalle ore 00:00 del 21/11/2022 alle ore 24:00 del 21/12/2022, vengano gradualmente attuate le seguenti misure:

▪ divieto di transito in Via Roma nei tratti che saranno progressivamente interessati dai lavori dall’intersezione con Viale Marconi all’intersezione con Piazza Ubaldino,

▪ divieto di transito e sosta in Piazza Ubaldino nei tratti che saranno progressivamente interessati dai lavori dall’intersezione con Viale Marconi/Via Roma / Via Garibaldi,

▪ divieto di transito in Via Garibaldi nei tratti che saranno progressivamente interessati dai lavori. 

Evangelisti (Fdi): “Quali i motivi della chiusura della Casa Residenza Simiani?”

La Capogruppo in Consiglio Regionale chiede anche il motivo della chiusura anticipata, visto che era stata comunicata la cessazione nel 2024

Da Cronaca Bianca E.R., un articolo a firma di Luca Boccaletti sull' Interrogazione presentata dalla Capogruppo in Regione inerente la Casa Residenza Simiani, chiusa il 31 ottobre scorso.

“Quali sono stati i motivi che hanno portato ad anticipare la chiusura della struttura per anziani inizialmente prevista per il 2024?”.

A chiederlo è Marta Evangelisti (Fratelli d’Italia) la quale in un’interrogazione ricorda l’iter stabilito per la RSA Simiani, che sarebbe dovuta andare a confluire con i suoi 25 posti letto gestiti dalla cooperativa CADIAI, nel reparto di lungo degenze del locale ospedale nell’ambito della trasformazione in ospedale di comunità.

Oltre a chiedere specifiche informazioni sul “ricollocamento delle persone non autosufficienti che erano ospitate nella Casa Residenza Simiani” e se questa accelerazione nella chiusura della struttura “è stata concordata con le famiglie al fine di contenere i disagi, anche di natura economica, sia per gli anziani sia per le famiglie”, l’esponente di Fratelli d’Italia chiede analoghe informazioni anche sul personale di CADIAI, al fine di garantire nel nuovo reparto ospedaliero una continuità operativa con personale esperto e preparato.

Ultima domanda rivolta all’esecutivo regionale riguarda i tempi di chiusura della RSA Simiani in attesa che venga creato negli stessi locali il reparto lungo degenti dell’ospedale di comunità. In particolare Evangelisti chiede “se siano previsti lavori di ristrutturazione e a quanto ammontino i loro costi”.

(Luca Boccaletti)

Via Roncobertolo chiusa al traffico fino al 6 marzo 2023

Per lavori, dall’intersezione con la Via Savena sino alla Località Cà di Tognone

Con l’ Ordinanza n 37 (allegata), la Polizia Locale di Loiano dispone la chiusura di via Roncobertolo per lavori di ripristino della viabilità.

Il divieto di circolazione riguarda via Roncobertolo dall’intersezione con la Via Savena sino alla Località Cà di Tognone, dalle ore 06:00 del giorno 21/11/2022 alle ore 18:00 del giorno 06/03/2023.

I lavori saranno eseguiti dalla Ditta F.lli Lorenzini S.R.Ldi Monghidoro

Ospedale, a maggio l' Assessore ed il sindaco parlavano di 'sostegno ai presìdi montani'

Sono passati pochi mesi dalla serata in Sala Primavera quando l'Assessore Regionale alla Sanità Raffaele Donini ed il sindaco Morganti raccontavano "gli investimenti e le innovazioni che porteremo nei territori montani come questo, presidi strategici a cui garantiremo il nostro sostegno!".

Alla luce di quanto sta accadendo, con la chiusura del Laboratorio Analisi (e del Cadiai), le cose sembrano andare diversamente

Mastacchi: “chiusura dei Laboratori Analisi, ennesimo schiaffo alla sanità in montagna”

Comunicato del Consigliere regionale di Rete Civica Marco Mastacchi

Si assicurano riaperture mentre si taglia un servizio dietro l’altro”. Con un netto comunicato pubblicato oggi QUI, il Consigliere Regionale di Rete Civica Marco Mastacchi torna sulla schizofrenica situazione della Sanità in montagna che vede coinvolto anche l’Ospedale di Loiano e che ha visto la chiusura della Casa Residenza Simiani

SANITÀ IN MONTAGNA: si assicurano riaperture mentre si taglia un servizio dietro l’altro

Bologna14 novembre 2022 – Su sollecitazione del territorio sono stati numerosi gli atti ispettivi che riguardano la situazione della sanità in Appennino presentati dal Consigliere Mastacchi in questi due anni.

Nel Programma di mandato 2020-2025 la Giunta si è impegnata a rafforzare e rendere capillare la medicina del territorio affinché i cittadini possano avere risposte ai loro bisogni sanitari in prossimità, migliorando il livello di assistenza sanitaria e riequilibrando la disponibilità dei servizi tra i grandi centri abitati e le aree periferiche e montane che rappresentano un quarto dell’intera area metropolitana di Bologna.

La percentuale di over 65 e quella di ultraottantenni è in continuo aumento e ciò comporta un aumento progressivo della fragilità sanitaria nelle fasce più alte di rischio. Sarebbe stata necessaria una revisione delle prestazioni specialistiche in modo da garantirle anche nei territori dell’area collinare /montana dei distretti, visto che ad esempio i cittadini di Loiano e Monghidoro hanno consumato nel 2019 più del 65% delle prestazioni fuori dal distretto di San Lazzaro e ciò ha creato notevoli disagi. È necessario e urgente riattivare e ripristinare tutti i servizi di cura ambulatoriale e specialistica per le nostre comunità dislocate nelle aree montane e disagiate, dove, data l’orografia del territorio, risulta particolarmente complessa la viabilità in casi di emergenza.

La pandemia, tra i tanti danni, ha dato una valida scusa per la chiusura di una serie di servizi e di strutture sanitarie che non si intendono riaprire. Peggio ancora, come nell’ultima Conferenza Territoriale Sociosanitaria Metropolitana, si prendono decisioni senza nessun coinvolgimento dei distretti. In particolare, si è deliberato il Piano di Rimodulazione della rete dei laboratori analisi presso le strutture ospedaliere che prevede la totale chiusura dei laboratori di analisi operativi presso gli Ospedali di Vergato e Loiano e la loro sostituzione con apparecchi POCT. Si tratta dell’ennesimo schiaffo alla sanità in montagna che ha già sollevato proteste e contrarietà, sia tra i Sindaci che tra gli stessi medici e operatori sanitari. Le apparecchiature POCT, sicuramente valida tecnologia in situazioni di emergenza-urgenza, operativamente non garantiscano tutta la gamma di esami che effettua il laboratorio analisi per i reparti ospedalieri attualmente operativi. Una scelta questa, che se confermata, inciderà pesantemente sulla possibilità di continuare diverse attività che ora sono invece possibili presso le strutture, generando così un pericoloso effetto domino.

Da oltre due anni il Consigliere Marco Mastacchi ha chiesto di poter convocare e udire i Sindaci e i Presidenti dei distretti della montagna in commissione per poter ascoltare direttamente dalle loro voci quale sia la reale situazione che devono affrontare sul territorio. La richiesta è rimasta a tutt’oggi “lettera morta” e così Mastacchi oltre ad avere scritto alla Presidente Emma Petitti chiedendole di intervenire per sbloccare questa sgradevole situazione afferma, che se non verrà convocata a breve, si attiverà per organizzare, in appoggio ai Sindaci del territorio, un’assemblea pubblica alla quale invitare a partecipare gli Assessori Donini e Taruffi.

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